Betaglucani: cosa sono, a cosa servono per la tua pelle

Betaglucani: cosa sono, a cosa servono per la tua pelle

I betaglucani (o β-glucani) sono polisaccaridi naturali presenti nelle pareti cellulari di vari organismi, in particolare cereali come avena e orzo, ma anche funghi, lieviti e alghe.

Negli ultimi anni, questi composti hanno guadagnato una crescente popolarità nell’industria della cosmetica e della cura della pelle per le loro proprietà idratanti, lenitive e persino immunomodulanti.

Ma cosa rende i betaglucani così speciali?

E, soprattutto, come agiscono quando vengono inseriti in un cosmetico, in dosi funzionali, per migliorare la qualità e l’aspetto della nostra pelle?

Struttura Chimica e Origine dei Betaglucani

I betaglucani sono catene di glucosio legate tra loro da legami glicosidici di tipo β (beta).

Tuttavia, esistono differenti tipologie di betaglucani a seconda del tipo di legame specifico (β-1,3; β-1,4; β-1,6), e della loro lunghezza e ramificazione.

Questo aspetto influisce notevolmente sulle proprietà chimico-fisiche e biologiche dei betaglucani, e spiega perché alcuni beta-1,3/1,6-glucani (per esempio quelli derivati da funghi come il Reishi o lo Shiitake) abbiano spiccate attività immunomodulanti, mentre i beta-1,3/1,4-glucani (per esempio quelli presenti nell’avena) siano più noti per le proprietà emollienti e idratanti.

Betaglucani da cereali (soprattutto avena e orzo):

sono spesso utilizzati per la loro capacità di trattenere l’acqua, formando sulla pelle un film protettivo. Contribuiscono a migliorare la texture dei prodotti cosmetici.

Betaglucani da lievito : 

Possono avere proprietà immunomodulanti e antiossidanti. Sono utilizzati in integratori alimentari, ma trovano applicazione anche in alcuni sieri e creme.

Betaglucani da funghi (come Reishi, Shiitake, Maitake):

Spesso associati ad attività immunomodulanti , hanno anche dimostrato benefici sulla pelle, specie nel favorire la rigenerazione e la protezione cutanea. 

Betaglucani da alghe:

Meno noti, ma emergono studi che ne dimostrano interessanti proprietà antiossidanti e protettive.

 

A livello cosmetico, la fonte più comune è l’avena (beta-1,3/1,4-glucano) grazie alla notevole affinità di questa molecola con la pelle umana e la buona tollerabilità cutanea

Meccanismi d’Azione sulla Pelle

I betaglucani sono noti per una serie di meccanismi benefici sul tessuto cutaneo, in particolare:

  • Idratazione profonda e ritenzione di acqua
    • Formano una pellicola protettiva sulla superficie dell’epidermide, riducendo la TEWL (Trans-Epidermal Water Loss, ovvero la perdita di acqua transepidermica). 
    • Alcune ricerche indicano che i betaglucani possono penetrare negli strati superiori della pelle, legandosi all’acqua e mantenendo l’idratazione più a lungo. Uno studio pubblicato sul International Journal of Cosmetic Science (Kaczvinsky et al., 2003) ha dimostrato un miglioramento significativo dei livelli di idratazione cutanea dopo l’applicazione topica di formulazioni contenenti betaglucani derivati dall’avena.
  • Azione lenitiva e antinfiammatoria
    • I betaglucani possono modulare l’infiammazione cutanea, riducendo arrossamenti e irritazioni.
    • Uno studio condotto su volontari con dermatite lieve (Lee et al., 2005, Journal of Dermatological Science) ha evidenziato come l’uso topico di crema a base di β-glucano portasse a una sensibile riduzione di prurito e arrossamento, supportando la loro funzione lenitiva.
  • Effetto antiossidante
    • Alcune forme di betaglucani aiutano a neutralizzare i radicali liberi e a proteggere la pelle dallo stress ossidativo.
    • Le ricerche (Browder et al., 2018, Antioxidants) sottolineano come questa caratteristica possa contribuire a rallentare i processi di invecchiamento cutaneo.
  • Stimolazione della sintesi di collagene e rinnovamento cellulare
    • Applicati localmente, i betaglucani sembrano interagire con i fibroblasti, contribuendo a promuovere la produzione di collagene (Vetvicka et al., 2020, International Journal of Molecular Sciences).
    • Questo può tradursi in un’azione rassodante e di riduzione della visibilità di rughe sottili. 
  • Supporto del microbiota cutaneo
    • I betaglucani sono polisaccaridi considerati prebiotici. È stato ipotizzato che possano favorire la crescita di batteri “buoni” sulla superficie cutanea, migliorandone l’ecosistema.
    • Un microbiota cutaneo sano contribuisce alla funzione barriera e riduce la suscettibilità a irritazioni e infezioni (Chang et al., 2019, Frontiers in Microbiology).

Dose Funzionale dei Betaglucani in Cosmetica

Uno degli aspetti centrali nell’utilizzo dei betaglucani in cosmetica è la concentrazione impiegata nelle formule.

Affinché svolgano un’azione realmente efficace, i betaglucani devono essere presenti in dosi funzionali, cioè in quantità sufficienti a produrre un effetto tangibile.

Ma quali sono queste dosi? 

Concentrazione media consigliata: solitamente si va da un minimo dello 0,1% a un massimo dell’1% a seconda della tipologia di betaglucani e del tipo di formulazione.

 

Fattori di variabilità: 

  • Tipologia di betaglucano (da avena, da funghi, da lievito, ecc.): potrebbero esserci differenze di purezza e peso molecolare.
  • Sistema di rilascio: se il betaglucano è incapsulato in liposomi o altre tecnologie di veicolazione, potrebbe essere efficace anche a dosaggi inferiori.
  • Synergy effect: spesso, i betaglucani vengono combinati con altri ingredienti (ad esempio acido ialuronico, peptidi, ceramidi) per potenziarne l’effetto idratante o anti-age. In questi casi, la concentrazione può variare in funzione delle sinergie formulate dal cosmetologo.

 

Perché è importante la dose funzionale?

Se la concentrazione di betaglucano in un prodotto è troppo bassa, l’effetto potrebbe essere marginale, quasi impercettibile per l’utente finale.

 

Benefici Reali Supportati da Studi Clinici

Oltre ai meccanismi d’azione e alla dose funzionale, vale la pena sottolineare i benefici reali che ci si può aspettare di notare utilizzando prodotti a base di betaglucani:

  • Pelle più morbida e idratata: L’applicazione costante di prodotti con betaglucano può contribuire a una pelle più elastica e meno soggetta a screpolature.
  • Riduzione di rossori e irritazioni: Grazie alla loro capacità di modulare la risposta infiammatoria, i betaglucani possono aiutare chi ha la pelle sensibile o reattiva, incluse le persone affette da dermatiti leggere.
  • Effetto “rimpolpante” su rughe sottili e linee d’espressione: Sebbene non siano un “filler” vero e proprio, il potere filmogeno e la stimolazione della produzione di collagene possono conferire un aspetto più disteso alla pelle.
  • Contributo alla barriera cutanea: I betaglucani rafforzano la barriera e il film idrolipidico, rendendo la pelle più resistente a fattori esterni come inquinamento e sbalzi termici.
  • Compatibilità con altri attivi: I betaglucani si integrano bene in formulazioni che includono, per esempio, vitamine (come la vitamina C o la vitamina E), peptidi anti-età e acido ialuronico, creando prodotti multifunzionali.

 

Le Diverse Forme di Betaglucani e la Loro Efficacia

Non tutti i betaglucani sono identici né tantomeno intercambiabili.

Come accennato, la struttura molecolare e la fonte da cui si estraggono può influire sui risultati finali.

Vediamo più nel dettaglio:

  • Betaglucani da avena (β-1,3/1,4-glucano): Probabilmente la forma più comune usata in cosmetica. L’avena è già nota da secoli per le sue proprietà lenitive (basti pensare ai bagni di avena colloidale usati per gli eczemi). Questo betaglucano offre un profilo di sicurezza eccellente e un effetto idratante.
  • Betaglucani da lievito di birra (β-1,3/1,6-glucano): Molto studiato in campo alimentare e integrativo per le proprietà immunostimolanti, trova applicazione anche nei cosmetici grazie alla capacità di supportare i meccanismi di difesa della pelle e di prevenire i danni ossidativi.
  • Betaglucani da funghi (Reishi, Shiitake, Maitake): Oltre alle proprietà immunomodulanti, alcuni studi suggeriscono un effetto di ringiovanimento cellulare. 
  • Betaglucani da alghe: Meno comune, ma con un potenziale interessante, soprattutto in combinazione con altri estratti marini. Spesso ha buone proprietà antiossidanti e protettive.

A livello formulativo, il peso molecolare può giocare un ruolo importante: betaglucani con pesi molecolari elevati tendono a rimanere più in superficie, creando un film protettivo; quelli a peso molecolare più basso possono penetrare leggermente più in profondità, offrendo un effetto idratante e lenitivo “dall’interno” degli strati superficiali dell’epidermide.

 

 

Qualche evidenza scientifica o indicazione: 

Di seguito vorrei citiare alcune ricerche scientifiche che hanno approfondito il ruolo dei betaglucani in ambito cosmetico e dermatologico e che ho trovato molto interessanti: 

  • Studio sulla capacità idratante (Kaczvinsky et al., 2003, International Journal of Cosmetic Science)
    Obiettivo:
    verificare l’effetto di una crema con betaglucano da avena sul livello di idratazione cutanea.
    Metodologia: 40 volontari con pelle secca trattati per 4 settimane.
    Risultati: incremento dell’idratazione in media del 15% rispetto al placebo; sensibile diminuzione della sensazione di secchezza e desquamazione. Conclusioni: l’applicazione regolare di betaglucano in una formulazione cosmetica migliora la capacità di trattenere l’acqua nella barriera cutanea.

  • Studio su effetti lenitivi e antinfiammatori (Lee et al., 2005, Journal of Dermatological Science)
    Obiettivo: valutare le proprietà antinfiammatorie di una lozione a base di β-glucano in soggetti con dermatite atopica lieve.
    Metodologia: 30 partecipanti, applicazione due volte al giorno per 6 settimane.
    Risultati: riduzione significativa di prurito ed eritema; miglioramento complessivo dell’elasticità cutanea.
    Conclusioni: i betaglucani possono agire come ingredienti lenitivi, aiutando a ridurre la risposta infiammatoria e a stabilizzare la barriera cutanea.
  • Studio sul potenziale antiossidante (Browder et al., 2018, Antioxidants)
    Obiettivo: analizzare la capacità di alcuni funghi e dei relativi betaglucani di neutralizzare i radicali liberi.
    Metodologia: test in vitro e in vivo su modelli di pelle stressata da radiazioni UV. Risultati: protezione significativa dalle specie reattive dell’ossigeno (ROS) e minore produzione di markers infiammatori.
    Conclusioni: i betaglucani da funghi possono contribuire a prevenire i danni ossidativi, proteggendo la pelle dall’invecchiamento precoce.
  • Studio sulla sintesi di collagene (Vetvicka et al., 2020, International Journal of Molecular Sciences)
    Obiettivo: valutare l’effetto dei betaglucani da lievito e funghi sulla produzione di collagene in colture cellulari di fibroblasti umani.
    Metodologia: analisi dell’espressione genica di COL1A1 e COL3A1 (geni coinvolti nella sintesi di collagene).
    Risultati: incremento dell’espressione genica fino al 25-30% rispetto al controllo.
    Conclusioni: i betaglucani possono potenzialmente sostenere la rigenerazione del tessuto connettivo e promuovere un aspetto più tonico ed elastico.

Approfondimento: Il Ruolo Immunomodulante

Oltre alle proprietà cosmetiche più comuni (idratazione, lenitiva, antiossidante), è interessante notare che alcuni tipi di betaglucano esercitano un effetto immunomodulante.

In termini dermatologici, questo significa che possono aiutare la pelle a difendersi da agenti patogeni esterni e a rispondere meglio alle micro-infiammazioni.

  • Attivazione dei macrofagi e dei cheratinociti: alcune ricerche (Brown & Gordon, 2003, Nature Reviews Immunology) hanno evidenziato che i betaglucani possono interagire con i recettori di macrofagi e cheratinociti, le cellule più abbondanti nell’epidermide, favorendo la secrezione di citochine utili nella riparazione tissutale.
  • Effetto riparatore su ferite leggere: sebbene in campo medico l’uso di betaglucani sia più avanzato (ad es. in medicazioni per ustioni o ferite croniche), alcuni brand cosmetici stanno inserendo questi ingredienti in prodotti post-trattamento estetico, come peeling chimici o laser, per accelerare la rigenerazione.

Il vantaggio è un’azione più completa sulla pelle, che non si limita alla superficie, ma coinvolge anche i meccanismi di difesa profonda.

Questo spiega la crescente popolarità dei betaglucani tra le persone che desiderano prodotti “funzionali” e non semplici cosmetici decorativi.

 

Possibili Sviluppi Futuri e Tendenze

I betaglucani hanno fatto la loro comparsa in cosmetica già da diversi anni, ma l’interesse nei loro confronti è in continuo aumento.

Alcune potenziali evoluzioni:

  • Bio-fermentazione e colture controllate: la tendenza a utilizzare ingredienti fermentati potrebbe coinvolgere anche i betaglucani, per migliorarne la biodisponibilità e l’efficacia.
  • Cosmetica “clean” e sostenibile: l’estrazione di betaglucani da fonti rinnovabili (lieviti, scarti alimentari) si allinea perfettamente con i valori dei brand eco-friendly e cruelty-free.
  • Formule personalizzate: con l’aumento della cosmetica su misura, i betaglucani potrebbero essere personalizzati a seconda delle esigenze del singolo consumatore, scegliendo peso molecolare, concentrazione e sinergie con altri attivi in base alla tipologia di pelle.

 

Conclusioni sui Betaglucani

I betaglucani sono un ingrediente straordinario, talvolta sottovalutato, che merita un posto d’onore nella skincare routine di chiunque cerchi un’idratazione profonda, un effetto lenitivo e un supporto naturale alla barriera cutanea.

 

Dimenticavo....

L’aspetto più interessante è che si tratta di un ingrediente dal profilo di sicurezza elevato, privo di particolari controindicazioni.

Ciò lo rende adatto praticamente a tutti, compresi coloro che soffrono di lievi dermatiti o irritazioni cutanee. 

Inoltre, la capacità di lavorare in sinergia con altri attivi lo rende una scelta pressoché universale nella formulazione di sieri, creme, maschere e prodotti speciali (come doposole o trattamenti post-procedura estetica).

 

Fonti:

  • Du B, Bian Z, Xu B. Skin health promotion effects of natural beta-glucan derived from cereals and microorganisms: a review. Phytother Res. 2014 Feb;28(2):159-66. doi: 10.1002/ptr.4963. Epub 2013 Mar 11. PMID: 23494974. 
  • Pillai R, Redmond M, Röding J. Anti-Wrinkle Therapy: Significant New Findings in the Non-Invasive Cosmetic Treatment of Skin Wrinkles with Beta-Glucan. IFSCC Magazine, vol. 6, no. 2, 2003, pp. 137–41.
  • Choi FD, Sung CT, Juhasz MLW, Mesinkovsk NA. Oral and topical beta-glucan protects against UV radiation-induced erythema and edema in humans. J Dermatol Treat. 2008;19(3):146-53. doi: 10.1080/09546630701880749. PMID: 18608361.
  • Kaczvinsky JR, et al. (2003). International Journal of Cosmetic Science. 25(2): 65-73.
  • Lee J, et al. (2005). Journal of Dermatological Science. 38(2): 120-128.
  • Browder W, et al. (2018). Antioxidants. 7(12): 173.
  • Vetvicka V, et al. (2020). International Journal of Molecular Sciences. 21(19): 6645.
  • Brown GD & Gordon S. (2003). Nature Reviews Immunology. 3(1): 11-22.
  • Chang HW, et al. (2019). Frontiers in Microbiology. 10: 1551.
  • Lee JS, Kwon DS, Jeong EK, Moon SH, Lee ES, Kim SY, Lee SH, Kim YC, Song IS, Kim JH, Kim JB. Effect of topical application of a novel biodegradable nanofiber sheet composed of β-glucan and hyaluronic acid on wound healing in a diabetic mouse model. Int J Nanomedicine. 2017 Jul 20;12:5319-5331. doi: 10.2147/IJN.S138472. eCollection 2017. PMID: 28785084; PMCID: PMC5523732
  • Vetvicka V, Vannucci L, Sima P, Richter J. Beta Glucan: Supplement or Drug? From Laboratory to Clinical Trials. Molecules. 2019 Apr 23;24(8):1534. doi: 10.3390/molecules24081534. PMID: 31018801; PMCID: PMC6520835
  • Kirmaz C, Bayrak P, Yılmaz E, Yağmur C. Effects of glucan treatment on the Th1/Th2 balance in patients with allergic rhinitis: a double-blind placebo-controlled study. Eur Cytokine Netw. 2005 Jun;16(2):128-34. PMID: 15941811.
  • Ulbricht C, Weissner W, Basch E, Giese N, Hammerness P, Rusie E, Varghese M, Woods J. An evidence-based systematic review of beta-glucan by the Natural Standard Research Collaboration. J Diet Suppl. 2009 Sep;6(3):254-311. doi: 10.1080/19390210903038635. PMID: 19777754.

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